Rifugio V Alpini, in Val Zebrù
Data
29 luglio 2023
Sport
trekkingDistanza
24,80 kmDurata
7h 38m 00sDislivello positivo
1.339 mDislivello negativo
1.339 mQuota massima
2.863 mQuota minima
1.631 mDifficoltà
difficileScarica Traccia
La Val Zebrù è lunga più di 12 km e attraversata dall’omonimo torrente; si trova nel Parco Nazionale dello Stelvio e si imbocca da Valfurva.
Noi la percorriamo per raggiungere il Rifugio V Alpini, a 2830 metri di quota, circondato dalle più belle cime del Gruppo Ortles – Cevedale, tra cui il Monte Zebrù (mt. 3740). Il Rifugio Quinto Alpini si trova su un costone di roccia in posizione dominante alla fine della Val Zebrù.
Il trekking è molto lungo e impegnativo: non richiede particolari abilità, ma serve un buon allenamente perchè, per andare e tornare in giornata, ci vogliono almeno 7 ore e si cammina per circa 25 km con oltre 1300 metri di dislivello.
Si può lasciare l'auto in Valfurva o nel parcheggio a pagamento di Niblogo (ci sono circa una quindicina di posti) o nel parcheggio poco più in alto, che si chiama Fantelle; questo è gratuito ed offre molti più spazi. Noi partiamo da qui e seguiamo i cartelli per la Val Zebrù. Dopo una breve discesa, arriviamo al Ponte delle Tre Croci, dove incrociamo l'altro sentiero che arriva dal primo parcheggio. Qui proseguiamo a sinistra senza attraversare il fiume, seguendo le indicazioni per il Rifugio V Alpini. Iniziamo così a camminare in Val Zebrù lungo le rive del torrente Zebrù. Il sentiero è chiaro e ampio, non ci si può sbagliare. Attraversiamo alcuni ponti, seguendo l'andamento della strada, che prima passa in un bosco e poi sbuca in una località di baite. Oltrepassiamo il Ponte di Cantonecc, le Baite di Pecè e di Pramighen così come il Rifugio Campo. Poco dopo oltrepassiamo un ponte dove il sentiero torna indietro per un centinaio di metri. Qui la pendenza inizia pian piano ad aumentare: finora abbiamo fatto solo poche centinaia di metri di dislivello in tanti chilometri, ma ora inizia la vera salita. Raggiungiamo le Baite del Pastore e superiamo l'area pic-nic tenendo la sinistra. Il sentiero sterrato si fa sempre più pietroso e ripido ed ecco che, lontano lontano, vediamo il Rifugio 5° Alpini, come un miraggio tra le rocce. Continuiamo a seguire la strada a passo lento per un paio di ore, avvicinandoci sempre di più alla meta. Questo tratto di salita è molto ripido e impegnativo, ma con pazienza e costanza raggiungiamo la destinazione.
Il Rifugio Quinto Alpini offre da mangiare e posti per dormire; qui ci si può fermare per pranzare e riposare un po' prima di rimettersi in marcia e scendere. E' bene tenere gli occhi aperti perchè qui è facile vedere il maestoso gipeto solcare i cieli, così come stambecchi e camosci sulle rocce.
Ci rimettiamo in marcia con la pancia sazia e le gambe riposate; la discesa è lunga ed i primi 3 chilometri sono molto ripidi e su terreno sassoso e instabile. Il ritorno avviene sulla stressa strada dell'andata, ci aspettano altri 12 km prima di tornare alla macchina.
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